“Metti un trench e all’improvviso ti senti Audrey Hepburn che passeggia lungo la Senna”, diceva Michael Kors. E come dargli torto?
Il trench non è solo un capo evergreen ma anche il simbolo dell’eleganza incontrastata.
Sofisticato, eterno e capace di conferire un’eleganza innata, passe-partout di ogni look e re indiscusso della mezza stagione.
Ma qual è la storia di questo irrinunciabile capo?
L’origine viene suggerita dal suo stesso nome, trenchcoat, cappotto da trincea, poi successivamente abbreviato in trench. Da uomo è infatti un cappotto in tessuto impermeabile fornito in dotazione all’esercito inglese nella guerra di Crimea e poi durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Questo necessitava di una specie di sacco a pelo; era caratterizzato dal doppio petto, spalline, una cintura con anelli a forma di D usata per attaccare le granate, la borraccia o altri oggetti.
La sua paternità oggi è ancora contesa tra Mackintosh, Aquascutum e Burberry. Al primo, uno scozzese, va il merito di aver inventato e brevettato l’impermeabilizzazione nel 1823, al secondo quello di aver prodotto impermeabili per l’esercito britannico negli anni’30, ma è il terzo, Thomas Burberry, che nel 1901 ha prodotto per la prima volta per ordine del ministero della Guerra Inglese il cappotto da trincea (trench coat), adottato anche dal British Royal Flying Corps. Si trattava del vero trench coat in gabardine con doppiopetto e cintura in vita, un modello a metà tra l’impermeabile di ordinanza e il cappotto militare che fosse in grado di riparare dalle intemperie. Subito dopo il conflitto mondiale, negli anni ’20, il trench viene distribuito nei negozi e diventa un capo di uso comune perché molto pratico e decisamente più economico di un cappotto, tanto che già nel 1918 viene reclamizzato tra le pagine di Harper’s Bazar come un capo di alta moda.
Dalle trincee al cinema il passo fu davvero breve: spogliato dei ganci predisposti per l’equipaggiamento militare, il trench diventa il capo irrinunciabile dei film noir Humprey Bogart che è il primo a indossarlo sul grande schermo in Mistero del falco e Casablanca creando il mito dell’investigatore in trench.Lo seguono a ruota Ava Gardner, Marlene Dietrich, Audrey Hepburn e Greta Garbo. Da allora divenne un vero must per ogni donna con stile.
Più avanti, una grande amante del trench sarà una grande icona di stile: l’elegantissima Jackie Onassis che era solita indossarlo in svariate occasioni, sfoggiandone di ogni colore e lunghezza e abbinandolo a cappelli, turbanti o foulards, risultando sempre impeccabile e con molta classe. Negli anni’70 sono poi i punk a farne un must, mentre un decennio dopo gli intellettuali lo trasformano in un evergreen della classicità.
Il culmine arriva negli anni ’90, quando l’allora direttore creativo di Burberry, Roberto Menichetti, rinnova il trench e il celebre check facendone un cult, quasi un’istituzione, che da quel momento non vedrà più il tramonto.
Infatti, a distanza di più di cento anni dalla sua nascita, ancora oggi quando si parla di trench, pensiamo istantaneamente al trech coat di Burberry, color kaki, a doppio petto, con cintura e con fodera interna in tartan: questo è senza dubbio il trench per eccellenza indossato al giorno d’oggi anche donne famose come Kate Middleton e Olivia Palermo.
Sembra che per realizzare un trench Burberry siano necessarie circa tre settimane e che la cosa più complessa sia il colletto: per imparare il processo di cucitura ci vuole un anno e la parte più difficile è la creazione della curva fluida che va ad aderire al collo.
Un capo senza tempo, capace di superare le mode, ecco perché acquistare un trench equivale a un investimento: lo userai sempre.
Anche se il vero trench è Burberry, per fortuna in nostro soccorso arrivano anche le catene low cost. Tanti sono infatti i modelli proposti, varie le lunghezze e vari i colori, anche se i più gettonanti restano sempre il color cammello e il color kaki.
Come scegliere e indossare il trench
Se devi acquistare il tuo primo trench, meglio puntare su un modello tradizionale color kaki, doppio petto, con baschina sulla schiena eche non superi di troppi centimetri il ginocchio: sarai davvero impeccabile!
Se invece hai voglia di osare, potresti puntare su modelli con dettagli in pizzo, borchie o interni a contrasto.
E per indossarlo?
Sotto troverai qualche idea da copiare:
Se ami il bon ton e l’eleganza
Indossa il tuo trench con abiti eleganti o con l’intramontabile tubino nero e un bel paio di tacchi alti.
Se ami i pantaloni, il top è un pantalone palazzo con una blusa leggera e sarai perfetta sia per il giorno che per la sera.
Perfetto per questo outfit è il trench nella variante al ginocchio o lungo fino alla caviglia.
Per gli accessori è meglio puntare sulla semplicità: una collana sottile, un bracciale o un bel paio di orecchini di perle saranno perfetti.
Nella scelta degli accessori tieni sempre presente l’occasione d’uso e ricorda, “less is more”.
Per un look casual
In questo caso puoi scegliere il tuo trench anche nella versione corta, ma possono andare bene anche quella classica al ginocchio o quella lunga alla caviglia.
Meglio puntare sui jeans che, come il tubino, sono un capo passe-partout e stanno bene sia tacchi, sneakers, ankle boots o mocassini.
Puoi abbinare camicie o maglioni in cotone leggero, o se preferisci una versione più rock, scegli una t-shirt con scritte o stampe.
Se invece vuoi indossare una gonna o un abitino senza sembrare troppo elegante, puoi sdrammatizzare il tutto con gli accessori: scarpe sportive (come sneakers o biker boots), zainetto o borsa a tracolla.
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